Ohibò che succede in Van Helsing? Uno non può ammalarsi che dalla tua serie TV sui vampiri preferita, ti scompare la protagonista. Vediamo di recuperare il filo logico in questa recensione cumulativa.
Un vampiro di troppo.
Dmitri ha ricordi poco piacevoli del bunker. Insomma ancora una volta gli uomini fanno a gara con i vampiri nel dimostrare che questo mondo semi oscuro non ha confini chiari di bene o male. Inquietante, in ogni caso, la versione Dmitri “Febbre del sabato sera”.
Diciamo da sempre che per gli uomini, i vampiri sono come animali. Noi aggiungiamo che sono animali da laboratorio. La differenza fra gli umani e i vampiri sta nel fatto che per i vampiri è vitale, quasi necessario essere aggressivi, nutrirsi di sangue non è, tranne rari casi, un divertimento ma una necessità.
Ovvio che così come fra gli uomini esistono le menti malate, anche fra i vampiri sia la stessa cosa e sappiamo bene che ogni riferimento a Sam è puramente casuale.
Un vampiro come Dmitri è trattato come una bestia da laboratorio e su di lui si sono fatti esperimenti che forse hanno portato qualche risultato nella lotta ai vampiri, ma di certo, pur essendo una battaglia senza quartiere, tutto questo non fa uscire la razza umana molto bene.
Dunque Dmitri e la porta rossa sono la connessione finale fra la Van Helsing family e i vampiri?
La figura della madre.
Ora la domanda più stringente è: chi era o chi è la madre di Vanessa e Scarlett Van Helsing? Davvero c’è lei dietro gli esperimenti sui vampiri, davvero ha sacrificato le sue due figlie per sperimentare qualcosa che le rendesse in qualche modo invulnerabili ai morsi dei succhiasangue?
Possiamo già dire che si tratta comunque di una scienziata o perlomeno di una persona interna a qualche segretissima organizzazione governativa stile Umbrella Corp di Resident Evil per capirci. Ma ci si chiede quale madre sacrifica per la scienza i propri figli? Quale mistero si cela dietro questa figura che adesso sta diventando sempre più ingombrante?
I buoni veri.
Quando si arriva a metà abbondante della seconda stagione di Van Helsing i veri buoni si contano sulle dita di una mano. Se la parola è vista nel senso più stretto del termine credo che l’unico buono, il solo che perfino da vampiro ha cercato di evitare di nuocere agli altri, quello è Axel.
Rapporto il suo personaggio a Shu di Ken il guerriero, nato sotto la stella della benevolenza. Axel ha donato il sangue per alimentare la Doc vampirizzata e perfino dopo tutto quello che gli ha fatto non è riuscito ad ucciderla. Arriva perfino a rifiutare il sangue fin quasi alla morte dopo essere stato vampirizzato.
Gli showrunner di Van Helsing credo vogliano lasciare Axel dentro un ambito il più possibile retto, ovviamente per quanto è possibile in un contesto di guerriglia senza quartiere nel quale è ambientata la serie TV.
Le oasi protette dell’orrore.
Dico subito che nell’episodio Big Mama c’è una forzatura narrativa, per fortuna sono rare in questa serie. I nostri amici in spasmodica ricerca di Vanessa (tornerò sulla parte del rapimento di Vanessa), sentono le sirene delle macchine della polizia e accostano.
Ora: se fossimo ai giorni nostri, se non sei un ladro, non ha un cadavere nel bagagliaio o mezzo chilo di cocaina nel sedile è giusto fermarsi alla segnalazione dei poliziotti.
Ma nel mondo di Van Helsing in quelle macchine della legge ci poteva essere di tutto. Vampiri famelici, umani disturbati (il nostro caso) o perfino Dmitri, quindi perché fermarsi? La logica diceva che si doveva accelerare ma per obblighi di sceneggiatura si è scelto di farli fermare.
L’avventura dei nostri amici, orfani di Vanessa è una discesa nel profondo orrore di un’umanità ridotta al cannibalismo e che crede di essere immune al resto delle brutture del mondo.
L’episodio di Van Helsing lascia una sorta di incertezza e rende ancora più tenue la linea della moralità e del giusto e sbagliato. Al di là degli sviluppi relativi allo strano rapporto Dmitri/Vanessa e i misteri delle sorelle Van Helsing, questa serie porta avanti con molta attenzione anche gli aspetti più specifici del mondo entro cui interagiscono tutti.
Van Helsing rapita.
L’episodio senza Vanessa è un ottimo sistema per levare un po’ la Overton dal set (era incinta di 5 mesi) e per avanzare con gli episodi. Inoltre tutto è stato fatto così bene da risultare perfettamente logico e senza forzature di sorta. Che la misteriosa organizzazione avesse ancora forza era abbastanza intuibile.
Non sono militari e lo dice un marine come Axel, ma sicuramente sono professionisti e Vanessa era il loro obiettivo finale. Ci si chiede a cosa sia servito rapirla. L’unica spiegazione è un incontro con la madre anche se non si capisce allora perché non portare con se anche Scarlett.
Non resta che pensare al fatto che la trasformazione di Vanessa non fosse completa e che necessita di un ulteriore Step evolutivo. Oltre a possedere i poteri tipici dei vampiri, come la rigenerazione dei tessuti e la capacità di ritrasformare i vampirizzati, Vanessa sta sviluppando una forte componente psichica che la mette in rapporto diretto con tutte le persone che ha curato.
Questa dote la avvicina un po’ alla Vanessa Van Helsing dei fumetti della DC, ma non possiamo al momento omologarla come simile.
Conclusioni.
I due episodi non hanno fatto altro che immergere lo spettatore nelle contraddizioni di un mondo in cui nessuno può davvero dirsi moralmente superiore. L’uomo ha trascinato Dmitri il vampiro in un bunker, l’uomo ha fatto esperimenti con il sangue di un vampiro e quello dei Van Helsing. L’uomo ha reso folli di rabbia i leader di questa razza.
Ora l’universo vampirico si allarga verso una sorta di congrega di streghe vampire, assassine che ora servono Dmitri, una riprova del fatto che il microcosmo in cui si muovevano i nostri protagonisti si sta sempre più espandendo e la verità sul passato di Vanessa non sarà altro che un ulteriore trampolino di lancio verso nuove inquietanti realtà.